Il testamento biologico è legge

Dopo uno stallo durato otto mesi e forti tensioni all’interno della maggioranza tra Pd e centristi, appelli di senatori a vita e sindaci di tutta Italia, il biotestamento incassa il via libera definitivo dell’aula di Palazzo Madama e diventa legge dello Stato. La legge che regola il fine vita è stata approvata con 180 sì, 71 contrari e sei astensioni.

Al termine del voto finale, l’aula ha lungamente applaudito l’approvazione del provvedimento. Alla votazione in aula hanno assistito anche Mina Welby e altri esponenti dell’associazione Luca Coscioni, presente anche a piazza Montecitorio con un sit-in.

Decisiva per il varo del provvedimento l’intesa fra M5s e Pd che, tramite il capogruppo Luigi Zanda, ne ha chiesto la calendarizzazione immediata la scorsa settimana, oltre alla scarsa belligeranza del centrodestra e le divisioni all’interno dello stesso mondo cattolico. In favore della protesta di piazza, infatti, sono rimasti solo i promotori del Family Day, mentre si erano smarcate altre sigle, tra cui il Movimento per la Vita italiano.

Il radicale Marco Cappato parla di “una bella pagina parlamentare” e annuncia la volontà di proseguire la propria battaglia per i diritti chiedendo ai partiti di impegnarsi a mettere in calendario la legge di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni di Radicali italiani e di altri per la legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito.

“Atto di responsabilità” e “giornata storica”, sono le espressioni più usate da chi nei partiti e nelle istituzioni ha voluto questa legge: dalla presidente della Camera, Laura Boldrini “d’ora in poi i malati, le loro famiglie, gli operatori sanitari saranno meno soli in situazioni drammatiche”, al presidente del Senato Pietro Grasso “possiamo dire di aver assolto al nostro compito quando, in coscienza, decidiamo secondo criteri di responsabilità, cercando tutti insieme la strada di maggior condivisione possibile anche sulle questioni più divisive”.

“Quella approvata oggi è un’ulteriore legge di civiltà che caratterizza ancora di più questa legislatura per i risultati ottenuti e i traguardi raggiunti sui diritti civili e su temi sui quali fino ad oggi il parlamento non era riuscito a legiferare –  afferma in una nota il senatore del PD Silvio Lai.

“La legge sul testamento biologico si aggiunge a quella sulle unioni civili e alla norma sul dopo di noi. È una legge che consente ad ogni persona di esprimere liberamente la propria volontà, di decidere, di dare il proprio consenso o di rifiutare un trattamento sanitario.”

 

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