Cerimonia inaugurazione sede ATS: Proteste con sit in delle sigle sindacali.

I sindacati rovinano la festa per l’inaugurazione ufficiale della nuova sede dell’Azienda per la tutela della salute (Ats), nell’ex ospedale di piazza Fiume, a Sassari. Decine di lavoratori dell’azienda, mobilitati dalle sigle sindacali Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, e le associazioni dei malatti di Parkinson e Alzheimer, stanno manifestando in queste ore davanti all’ingresso dell’ex ospedale ristrutturato distribuendo volantini su cui è stampato l’elenco di recriminazioni dei dipendenti Ats nei confronti della dirigenza e della Regione. Tutto questo avviene mentre all’interno dell’edificio storico, ristrutturato dal Ministero dei beni culturali,  il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, affiancato dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru e dall’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, tengono una conferenza stampa per presentare la nuova sede della azienda regionale che ha incorporato le vecchie Asl sarde, e si preparano all’inaugurazione ufficiale e al successivo rinfresco. La decisione di rifiutare l’invito della dirigenza a partecipare all’inaugurazione e, per contro, di manifestare in piazza, è stata presa dai sindacati confederali nel corso di una assemblea con i quadri e gli Rsu. “Tutti i lavoratori partecipano alla protesta senza avere chiesto permessi sindacali perché vogliamo dare un segnale di lotta”, spiegano i segretari territoriali di Cgil Fp,Salvatore Terrosu, della Cisl Fp, Antonio Monni, e di Uil Fpl, Augusto Ogana. I motivi della protesta sono elencati in quindici punti, sul volantino distribuito ai passanti, con cui i sindacati chiedono, fra le altre cose: di fermare lo sfascio del sistema sanitario, di essere protagonisti diretti, il ritiro immediato degli atti sulle condizioni di lavoro assunti unilateralmente dall’azienda, il pagamento della produttività 2017, la stabilizzazione dei precari, nuove assunzioni, politiche per offrire servizi efficienti ai cittadini sardi.

Pigliaru, Arru e Moirano, hanno affermato però che il cambiamento è alle porte, “il 2018 sarà l’anno dell’abbattimento delle liste d’attesa, della stabilizzazione del personale, tra le 600 e le 800 unità, perchè sarà disponibile lo sblocco del turn over grazie alle risorse derivanti dai risparmi ottenuti. Ma sarà anche l’anno di una sanità che offre a tutti i cittadii le stesse prestazioni e lo stesso livello di qualità.

Il Direttore Generale Moirano ha rivendicato di essere riuscito ad abbattere, in meno di due anni, i costi della spesa sanitaria, una delle più alte d’Italia, riuscendo a risalire la media italiana con un risparmio di cinque milioni di euro, il taglio di 37 revisori dei conti, senza mettere il ticket sui farmaci.

Sul fronte delle liste d’attesa, per le visite specialistiche, il manager ha annunciato l’avvio di una collaborazione con i privati convenzionati per ridurre i tempi d’attesa, con una maggiore trasparenza delle agende di prenotazione.

Moirano ha anche fatto sapere che a febbraio si chiuderà definitivamente la lunga vicenda dell’incorporazione dei lavoratori del San Giovanni Battista di Ploaghe “firmeremo tutti i contratti dei lavoratori che a dicembre 2007 erano assunti a tempo indeterminato.”

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