Approvata in senato la legge sulla responsabilità professionale, ora passa alla camera.

Con 168 voti favorevoli, 8 contrari e 35 astenuti, nella seduta di mercoledì 11 gennaio, l’Aula ha approvato, con modifiche, il ddl n. 2224, in materia di responsabilità professionale del personale sanitario. Il provvedimento torna alla Camera.

Via libera dall’Aula del Senato al ddl “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” con 168 voti favorevoli, 8 contrari e 35 astenuti. A questo punto il provvedimento torna nuovamente alla Camera per l’approvazione definitiva. A Montecitorio si prospettano tempi rapidi per l’esame del provvedimento dal momento che le novità apportate durante il passaggio in commissione Sanità al Senato sono state concordate con i colleghi della commissione Affari Sociali.

Dopo oltre 15 anni di dibattito parlamentare ed un primo tentantivo, con la legge Balduzzi, di normare la materia, il Parlamento è ad un passo dal dare una risposta complessiva al tema della responsabilità professionale del personale sanitario e della sicurezza delle cure per i pazienti. L’obiettivo è quello di risponde principalmente a due problematiche: la mole del contenzioso medico legale, che ha causato un aumento sostanziale del costo delle assicurazioni per professionisti e strutture sanitarie, e il fenomeno della medicina difensiva che ha prodotto un uso inappropriato delle risorse destinate alla sanità pubblica. Il tutto nell’ottica della ricerca di un nuovo equilibrio nel rapporto medico-paziente che permetta, da una parte ai professionisti di svolgere il loro lavoro con maggiore serenità, grazie alla nuove norme in tema di responsabilità penale e civile, e dall’altra garantendo ai pazienti maggiore trasparenza e la possibilità di essere risarciti in tempi brevi e certi per gli eventuali danni subiti. Rispetto a quanto approvato lo scorso 28 gennaio sono state apportate alcune modifiche al testo: dalla predisposizione di una relazione annuale consuntiva sugli eventi avversi verificatisi all’interno di struttura sanitaria o sociosanitaria, all’obbligo per le direzioni sanitarie delle strutture di fornire la documentazione sanitaria dei pazienti che ne faranno richiesta entro 7 giorni, dall’affidamento delle linee guida non più solo le Società scientifiche, ma anche enti e istituzioni ed associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie, all’esclusione della responsabilità penale in carico agli esercenti le professioni sanitarie nei casi di imperizia quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida.

E ancora, dalla responsabilità civile di natura extracontrattuale per gli esercentienti la professione sanitaria in ambito pubblico, salvo che abbiano agito nell’adempimento di obbligazione contrattuale assunta con il paziente, all’introduzione del tentativo obbligatorio di conciliazione per chi intenda esercitare un’azione innanzi al giudice civile.

Quanto all’azione di rivalsa nei confronti dei professionisti, questa dovrà essere esercitata dal pubblico ministero presso la Corte dei conti. Infine, tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie saranno obbligate ad assicurarsi anche per danni causati dal personale a qualunque titolo, e dovranno istituire un Fondo rischi per il risarcimento dei sinistri, non sottoponibile ad esecuzione forzata.

Di seguito il link per esaminare il testo articolo per articolo

 

http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/dossier/46445_dossier.htm

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