Sclerosi Multipla, anche la Sardegna in prima fila per il diritto alla riabilitazione

Un hastag semplice: #difendiundiritto, una richiesta immediata alla ministra Grillo perché venga bloccato l’iter di approvazione di alcuni provvedimenti che potrebbero limitare fortemente l’accesso alla riabilitazione per le persone con sclerosi multipla e con altre gravi condizioni patologiche. Una vera e propria mobilitazione quella partita a livello nazionale nei giorni scorsi. Una prima notizia ha iniziato a rimbalzare ed è subito stato un tam tam tra tutti coloro che combattono contro la SM. In prima linea AISM che ha subito coinvolto le sezioni dislocate in tutta Italia. Il pericolo era, ed è ancora, concreto: una limitazione all’accesso ai percorsi riabilitativi che sarebbe stata prevista da un documento elaborato da una commissione tecnicq del Ministero della Salute. I ricoveri di alta specialità in neuroriabilitazione verrebbe garantiti solo a chi ha avuto almeno 24 ore di coma. Un fatto inaccettabile per chi vive la sclerosi multipla e non solo. La riabilitazione infatti è parte integrante della cura e riveste ovviamente un’importanza fondamentale. Un primo effetto ed un primo risultato la mobilitazione è riuscita ad ottenerlo. La ministra Grillo ha preannunciato sui social la convocazione di AISM per discutere la problematica in oggetto. La convocazione è stata fissata dagli uffici del Ministero per il 1 aprile. È un primo passo carico di attese in cui l’Associazione avrà la possibilità di illustrare le criticità dei provvedimenti in corso di scrittura sulla riabilitazione e di portare all’attenzione le istanze delle tante persone coinvolte. AISM è fiduciosa che l’adesione del Ministro Grillo sia un segnale di apertura ad aggiustamenti e correzioni ritenuti essenziali, affinché il diritto alla salute delle persone con SM e di altre gravi condizioni patologiche.
Anche la Sardegna ha dato il suo contributo alla campagna di sensibilizzazione e mobilitazione contro i tagli alla riabilitazione. “Le nostre sezioni hanno immediatamente rilanciato il messaggio inviato dalla sede nazionale – afferma Liliana Meini, presidente del coordinamento regionale AISM Sardegna.
“Nella nostra regione viviamo già tutti i problemi legati alla mancanza di strutture per la riabilitazione e questo, unito ai tagli, avrebbe conseguenze molto gravi per i nostri pazienti. La regione ha affrontato il problema Sclerosi Multipla attivando un tavolo tecnico per studiare con attenzione la malattia e individuare strumenti e iniziative per combatterla efficacemente. Ed è del 12 febbraio scorso la pubblicazione di una delibera che ha delineato il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale per la Sclerosi Multipla in Sardegna. Ricordiamo che gli ultimi dati a disposizione in Regione fissano in 6236 il numero delle persone colpite da questa malattia, quindi circa 360 ogni 100 mila abitanti. Numeri che confermano l’importanza di intervenire con percorsi terapeutici e assistenziali adeguati ma anche di impedire tagli come quelli alla riabilitazione.”

Leave a Comment