Regione, spesa sotto controllo, aggiornato piano di riqualificazione

Oltre 50 milioni risparmiati nel 2016, poco meno di 42 milioni nel 2017, la perdita di esercizio che passa da 328.372.000 del 2015 a 258.405.000 del 2017. Sono i risultati del Piano di riorganizzazione e di riqualificazione del servizio sanitario regionale, approvato nel 2015 e aggiornato nel 2017 (con ulteriori risparmi). Partendo dai risultati positivi ottenuti nella razionalizzazione e nel controllo della spesa, la Giunta ha approvato un ulteriore aggiornamento del Piano, che prevede le azioni programmate e regolarmente portate a temine, quelle che richiedono tempi di realizzazione piĂą lunghi (obiettivi di risparmio rinviati massimo entro il 2021), lo stralcio per interventi sui quali l’apparato amministrativo e le aziende non possono incidere.

Gli obiettivi assegnati dal Piano di riqualificazione del servizio sanitario sono stati raggiunti per l’80% nel suo primo anno di operativitĂ , con criticitĂ  legate al sistema degli acquisiti, a causa delle proroghe improprie portate avanti per anni. Importanti risparmi sono stati ottenuti sulla spesa farmaceutica: le azioni sulla convenzionata hanno prodotto quasi 22 milioni di euro di risparmi (circa 6 milioni in piĂą di quanto previsto), mentre le altre azioni hanno determinato oltre 18 milioni di risparmi sui 20 previsti.

“Abbiamo raggiunto risultati concreti senza tagliare servizi, nĂ© peggiorare l’assistenza alle persone” commenta l’assessore della SanitĂ , “anzi, come accaduto nel settore farmaceutico, abbiamo ottenuto risparmi considerevoli nonostante le maggiori spese che abbiamo avuto scegliendo di comprare i farmaci per la cura definitiva dell’epatite C con risorse nostre. La riduzione del disavanzo ha rappresentato un importante sforzo di razionalizzazione anche in considerazione del fatto che nel 2016 e 2017 abbiamo fatto fronte alla spesa per l’erogazione dei nuovi LEA (tra cui i vaccini), nonchĂ© agli oneri per i rinnovi contrattuali del personale dipendente e convenzionato. E tutto questo senza introdurre alcun ticket, imposto dallo Stato alle Regioni sottoposte a controllo dei conti”.

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