Policlinico Sassari, i sindacati lanciano una nuova mobilitazione
Nuova presa di posizione dei sindacati territoriali di categoria della sanità sulla vertenza del policlinico di Sassari. Questo il testo integrale di un comunicato inviato a seguito della riunione dei rappresentanti sindacali.
Facendo seguito alle iniziative sindacali sulla vertenza che ci vede impegnati per ricercare una via d’uscita alle gravi difficoltà in cui versa la casa di cura, stamattina le Organizzazioni Sindacali Territoriali ed Aziendali hanno indetto una assemblea sindacale.
I lavori sono stati aperti dai Segretari Territoriali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, davanti ad una larga rappresentanza del personale, i quali hanno ripercorso tutti i passaggi che hanno segnato il difficile percorso vertenziale che ad oggi vede una struttura ingessata a seguito del provvedimento regionale con il quale si è dato lo stop all’accreditamento.
All’assemblea erano presenti anche i Rappresentanti Confederali Territoriali delle Organizzazioni Sindacali che hanno esposto la valenza complessiva che questa vertenza assume nel territorio sassarese, sia per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, sia per quelli legati alla salvaguardia dei posti letto del nosocomio cittadino.
Ricordando gli esiti del tavolo “istituzionale” del 14 novembre u.s., con il Prefetto, l’Assessore regionale e il Sindaco di Sassari, le Rappresentanze Sindacali hanno stigmatizzato il passo in dietro da parte dell’Assessorato rispetto agli accordi per cui la vertenza si sarebbe dovuta superare attraverso un percorso di accompagnamento del Policlinico verso la cessione delle attività al nuovo gestore Habilita, le cui condizioni erano e sono quelle di assicurare continuità gestionale attraverso una sorta di accreditamento “modulare”.
Il dibattito assembleare pertanto si è concentrato esattamente sugli impegni presi e poi disattesi e nuovamente ri-presi, il tutto con dichiarazioni a mezzo stampa, senza lasciare uno straccio di atto che in qualche misura servisse per la buona riuscita della complicata operazione di salvataggio.
Stante l’attuale condizione di assoluta incertezza che nel frattempo sta causando forti disagi tra il personale e i cittadini/utenti che si trovano costretti a bussare la porta degli ospedali pubblici con tutte le loro inefficienze causate dalla riforma “ARRU”, così come da conclusioni condivise nell’iniziativa di mobilitazione del 12 novembre u.s., l’assemblea all’unanimità ha dato mandato alle Organizzazioni Sindacali di alzare il livello di guardia della protesta, dando 48ore di tempo alle SS.LL., nel rispetto delle loro prerogative e responsabilità, affinché con atti alla mano si possano concretizzare tempi e modi di uscita dall’attuale situazione divenuta ormai inaccettabile.
L’assemblea ha pertanto deliberato di indire per lunedì 3 dicembre p.v. dalle ore 10,30, una grande mobilitazione da tenersi di fronte alla sede legale dell’ATS/Sardegna a Sassari, preceduta da un corteo di manifestanti che partirà da viale Italia fino a raggiungere p.zza Fiume, dove, insieme ai lavoratori, chiederemo un incontro al Direttore Generale e all’Assessore regionale alla sanità, al fine di fare chiarezza una volta per tutte in termini di garanzie occupazionali e soprattutto di continuità assistenziale.
Contestualmente e al fine di mantenere i “riflettori accesi”, a partire da domani, martedì 27e fino a venerdì 30 p.v., ogni mattina alle ore 10,30 le lavoratrici e i lavoratori si incontreranno sul piazzale della casa di cura per presidiare e manifestare il forte disagio che stanno vivendo e per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica alla quale chiediamo il massimo sostegno in questo momento così delicato.
Ultimo step è fissato per venerdì 30 novembre p.v. alle ore 12, quando si terrà un’ulteriore assemblea sindacale in preparazione della manifestazione di protesta di lunedì 3 dicembre p.v.