Legge di stabilità, le novità per le politiche sanitarie

 

Cosa cambia per la sanità con la legge di stabilità 2015?

Il provvedimento di programmazione economica varato dal governo ha previsto una serie di novità che riguardano direttamente  o indirettamente il settore delle politiche sanitarie e sociali. Andiamo con ordine e vediamo articolo per articolo quali sono le misure previste da Palazzo Chigi. Partiamo con l’articolo 39 della legge che riguarda l’attuazione del patto della salute 2014-2016. Il finanziamento del servizio sanitario nazionale è stabilito per il 2015  in poco più di 112 mld di euro che aumentano fino ad andare oltre i 115 mld per il 2016. Eventuali risparmi nella gestione del servizio sanitario nazionale effettuati dalle regioni rimarranno nella disponibilità delle regioni stesse per finalità sanitarie. Gli importi previsti in favore degli hanseniani, per il programma di prevenzione e lotta contro l’Aids, per le disposizioni urgenti in materia sanitaria e per gli stranieri, confluiscono nella quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale. L’importo destinato alle borse di studio  ai medici di medicina generale che partecipano ai corsi di formazione specifica, pari a 38,735 mln di euro, quello destinato all’assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al SSN, pari a 30,990 mln di euro e quello destinato alla riqualificazione dell’assistenza sanitaria e attività libero professionale, per un valore massimo di 41,317 mln di euro, sono ripartiti annualmente all’atto  della ripartizione delle somme spettanti alle regioni e province autonome, a titolo di finanziamento della quota indistinta del fabbisogno sanitario standard regionale. Dovranno invece tener conto di eventuali modifiche dei relativi criteri gli importi destinati, al finanziamento della sanità penitenziaria, al riordino della medicina penitenziaria e al definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Per il monitoraggio  delle prestazioni erogate nell’ambito dell’assistenza primaria è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per il 2015. Sempre nello stesso articolo viene previsto che  l’accertamento da parte della regione del mancato conseguimento degli obiettivi di salute e assistenziali costituisce per il direttore generale grave inadempimento contrattuale e comporta la decadenza automatica dello stesso. La verifica del conseguimento degli obiettivi di salute e assistenziali costituisce adempimento ai fini dell’accesso al finanziamento integrativo del SSN. La nomina a commissario ad acta per la predisposizione, adozione o attuazione del piano di rientro dal disavanzo nel settore sanitario è incompatibile con qualsiasi incarico nella Regione soggetta a commissariamento. Il commissario deve possedere un curriculum che evidenzi qualificate e comprovate professionalità ed esperienza nella gestione sanitaria. Le regioni e le province autonome dovranno provvedere al riordino  degli istituti zoo profilattici entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge, in caso contrari oil Ministro della salute provvede alla nomina di un commissario. Per quanto riguarda invece il prontuario farmaceutico nazionale l’Agenzia Italiana del Farmaco deve provvedere ad una revisione straordinaria sulla base del criterio costo/beneficio e efficacia terapeutica, prevedendo anche dei prezzi di riferimento per categorie terapeutiche omogenee.  E inoltre, per promuovere il razionale uso dei dispositivi medici sulla base del principio costo-efficacia, il Ministero della salute, avvalendosi di Agenas e di Aifa, provvede a definire, attraverso l’istituzione di una cabina di regia, le priorità ai fini assistenziali; individuare i requisiti indispensabili per l’acquisizione dei dispositivi medici a livello nazionale, regionale e intra-regionale o aziendale, e a indicare gli elementi per la classificazione dei dispositivi medici in categorie omogenee per l’individuazione dei prezzi di riferimento; istituire una rete nazionale, coordinata da Agenas, di collaborazione tra regioni per la definizione e per l’utilizzo di strumenti per il governo dei dispositivi medici e per l’Hta.

Per quanto riguarda invece la ricerca e lo sviluppo. “A tutte le imprese che effettuano investimenti verrà attribuito un credito di imposta  nella misura del 25% delle spese sostenute in eccedenza rispetto ai medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti. L’importo massimo annuale è fissato in 5 milioni di euro per ciascun beneficiario”.

C’è poi il contrasto e la cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo per il quale nell’articolo 14 è prevista una dotazione pari a 50 milioni di euro all’anno. Passiamo ai fondi per la non autosufficienza che verrà incrementato di 250 milioni di euro e che include anche il sostegno alle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica. Il fondo per le politiche sociali invece è incrementato di 300 milioni di euro all’anno. E infine gli oneri finanziari derivati dalla corresponsione degli indennizzi per soggetti danneggiati da emotrasfusioni, a decorrere dal 1° gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2014 e degli oneri derivanti dal pagamento degli arretrati della rivalutazione dell’indennità integrativa speciale di cui al citato indennizzo fino al 31 dicembre 2011, si provvede mediante l’attribuzione alle Regioni di un contributo di 100 milioni di euro per l’anno 2015, di 346 milioni di euro per l’anno 2016 e di 289 milioni di euro per l’anno 2017.

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