CGIL, con il patto per la salute una sanità più equilibrata territorialmente
Dai duemila precari con contratto in scadenza a luglio ai continui ritardi degli stipendi dei lavoratori Aias, fino al tema più generale della riforma sanitaria: sono questi i problemi affrontati stamattina, nel primo incontro con l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, un confronto che sin da ora si annuncia serrato e denso di vertenze.
Incassata la disponibilità di un tavolo permanente da parte dell’assessore – il prossimo incontro è il 25, proprio sull’Aias – la Cgil confederale, insieme alla categoria Fp, ha ribadito alcune priorità: prima di tutto la necessità di un piano sociale e sanitario che ridisegni la rete di servizi territoriali e garantisca omogeneità, qualità e appropriatezza dell’offerta sociale e sanitaria. In questa ottica, e dentro un ragionamento di garanzia della universalità del diritto alla salute, deve innestarsi anche il San Raffaele che, per il sindacato è “una opportunità per tutta l’isola per i riflessi positivi che potrà avere come struttura di eccellenza e di ricerca integrativa al servizio sanitario pubblico ”.
L’attenzione del sindacato è rivolta al Patto per la salute e al necessario pareggio di bilancio che imporrà criteri di spesa e standard di servizi da rispettare: “Vorremmo che fosse un’opportunità per ridisegnare una sanità più equilibrata territorialmente – con servizi di qualità e appropriati, attenta alla prevenzione, alle nuove epidemiologie – e non che si traducesse in tagli lineari e riduzioni di professionalità che poi si scaricano sugli stessi servizi ai cittadini”.