AIDS: Azienda Ospedaliera di Sassari inadeguata e mancanza informazione. Un incontro al CCS Borderline per approfondire l’argomento

Sull’Aids, negli ultimi anni, è caduto il silenzio mentre sulla altre MST, Malattie Sessualmente Trasmesse, l’informazione non c’è mai stata. Eppure, al di la dei progressi nella ricerca di nuove terapie antiretrovirali, il numero delle nuove infezioni non accenna a diminuire ma sempre di più sono le persone sieropositive inconsapevoli. L’Unaids ha elaborato un piano strategico per l’eradicazione del virus entro il 2030 che il Ministero della Sanità italiano ha recepito interamente nel Piano nazionale di interventi contro HIV e Aids (PNAIDS). Tale piano presuppone però informazione e consapevolezza (sul virus, sulle modalità di trasmissione e su tutte le possibilità oggi esistenti in tema di prevenzione), ma anche una riorganizzazione dei servizi e dell’assistenza a livello sanitario.
Nella nostra città non si registra da anni alcun intervento in materia eccetto per le iniziative di circostanza in occasione del primo Dicembre, Giornata mondiale per la lotta all’Aids. Inoltre, la riorganizzazione dei laboratori analisi nella nuova Azienda Ospedaliera Mista crea non pochi problemi, poiché limitare la possibilità del test per l’HIV al solo Palazzo Rosa (unico centro che rispetta l’anonimato) disincentiva quanti, sopratutto i più giovani, necessitano di più discrezione. Inoltre la carenza di reagenti impedisce di effettuare specifiche analisi di routine per i pazienti HIV+, come la misurazione delle spl (sottopopolazioni), e altri test importanti come quello per la Sifilide, altra malattia a trasmissione sessuale che, insieme all’epatite A, sta trovando notevole diffusione fra giovanissimi e non solo. Impossibilità, o estrema difficoltà, nel testare il proprio stato sierologico, forte limitazione nella verifica delle proprie condizioni di salute per le e i pazienti HIV+ e farmaci contingentati, non incentivano certo l’avvicinamento alle strutture sanitarie di tanti che, inconsapevoli, continuano ad avere rapporti sessuali a rischio trasmettendo l’HIV e altre MST.
Se da una parte l’Azienda Ospedaliera mista dovrà fare un grande sforzo per garantire quel diritto alla salute oggi minacciato da eccessive carenze di personale, farmaci e reagenti, dall’altra deve essere interesse delle Istituzioni garantire una più corretta informazione che sensibilizzi tutti e tutte alla verifica periodica delle proprie condizioni di salute.
Per questo il MOS e il Comitato di Lotta all’Aids, in collaborazione con la Clinica di Malattie Infettive di Sassari organizzano un seminario di approfondimento su HIV/Aids e Malattie Sessualmente Trasmissibili: cosa sono e come si prevengono!. L’appuntamento è per Domenica 25 Febbraio dalle ore 17:00 presso il CCS Borderline in via Rockfeller 16/c. Saranno presenti il prof. Sergio Babudieri, direttore Clinica Malattie Infettive Sassari, Massimo Mele del MOS e Giulia Moi del Comitato lotta all’Aids che illustreranno la campagna Unaids, fatta propria anche dal Ministero della Sanità italiano, per l’eradicazione dell’HIV entro il 2030.
L’incontro servirà a gettare le basi per la creazione della nuova campagna di informazione e sensibilizzazione su Aids e MST che il Comitato lotta all’Aids e il MOS intendono realizzare nei prossimi mesi.

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