A Sassari un polo sanitario di livello nazionale

Sarà un polo sanitario di primissimo livello, uno dei più grandi nel territorio italiano. Sassari nei prossimi anni avrà una cittadella sanitaria all’avanguardia, diretta conseguenza dell’incorporazione nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria dell’Ospedale Civile “Santissima Annunziata”. Sarà compresa la costruzione anche di un nuovo edificio ospedaliero, che però non porterà alla chiusura delle strutture adesso in funzione. Entro il 31 dicembre di quest’anno va definito il progetto di intervento nell’area: si costruirà qualcosa di nuovo ma soprattutto si punterà a mettere i reparti ospitati negli attuali edifici, alcuni dei quali versano in condizioni non più accettabili (come il padiglione materno-infantile).In tutto, a disposizione ci sono 95 milioni di euro, chiesti nel 2008 e confermati nei mesi scorsi direttamente dal Cipe. I fondi vanno impegnati entro l’anno in corso: per adesso è stata aggiudicata la progettazione, poi saranno definiti il progetto preliminare ed il progetto esecutivo. L’attuale area sanitaria che trova collocazione ai lati di viale San Pietro rimarrà dove si trova attualmente, con in più l’isolato che passerà dalla Asl all’Aou. Già oggi ci sono cinque padiglioni principali e nessuno di questi è oggi singolarmente accreditabile (potrebbero esserlo invece alcuni reparti). La cittadella avrà tra i 700 ed i mille posti letto.«Credo molto in questo progetto che va gestito in comune ed in sintonia tra l’Università e l’Azienda Mista. Sono molto orgoglioso che riusciremo a mettere su una struttura di questo tipo. Un’unica azienda sarà il punto di riferimento per gli studenti ed i perfezionandi, oltre ad accogliere i pazienti», ha detto giovedì mattina il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli. Al suo fianco il commissario straordinario dell’Aou Giuseppe Pintor. Erano presenti anche il nuovo direttore sanitario dell’Aou Antonella Virdis, il nuovo direttore amministrativo Salvatore Piras e di delegati rettorali alla Medicina, Maria Pina Dore, ed all’Area chirurgica, Alberto Porcu.Non solo quindi assistenza sanitaria, anche ricerca scientifica e formazione. «I miei studenti rimangono al primo posto nelle linee strategiche della politica dell’Ateneo. Nella nuova azienda sanitaria anche gli ospedalieri potranno fare parte delle scuole a tutti gli effetti. Questo garantirà la presenza di un personale che potrà formare al meglio gli studenti. Sarà insomma un polo nel quale tutte le competenze saranno messe a frutto. Ma ci saranno anche le attrezzature migliori nell’ottica di avere il meglio spendendo meno», ha aggiunto il rettore.«Si è creata una grande sinergia ed una squadra coesa per il territorio. Ci crediamo fino in fondo e ci impegneremo al massimo. Abbiamo trovato una situazione generale con una sanità che non godeva di buona salute. Il disavanzo è importante e anche nel 2015 il consolidato delle aziende regionali avrà dati negativi», ha ammesso il commissario dell’Aou Giuseppe Pintor. Adesso va data applicazione alla legge regionale numero 23 del 2014, che fissa gli obiettivi di mandato per il 2015 dei commissari delle aziende sanitarie isolane. Per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari sono: attuare i procedimenti amministrativi previsti per la realizzazione del nuovo blocco ospedaliero, nel rispetto del crono-programma già definito; attuare gli interventi previsti dalla L.R. n. 23/2014 relativamente all’accorpamento del presidio ospedaliero SS. Annunziata, al fine di avviare la loro gestione dall’1.7.2015; razionalizzare la rete dei laboratori in coerenza con quanto previsto dai provvedimenti regionali.

«La Regione ci chiede una riforma della rete ospedaliera e ci dà l’opportunità di fondere i due ospedali. Dobbiamo adesso lavorare in stretta sinergia. Insieme alle istituzioni coinvolte incontreremo gli stakeholder per fare il meglio che possiamo. L’obiettivo è garantire la migliore assistenza sanitaria ai pazienti ed al contempo fornire una formazione sempre più di qualità agli studenti ma anche ai professionisti già strutturati», ha detto ancora Pintor. Si punterà a razionalizzare le strutture ed i reparti, eliminando doppioni inutili. Uno dei primi passaggi, indicati come obiettivo dei primi quattro mesi di mandato, sarà razionalizzare anche la rete dei laboratori.

Ma la vera scommessa sarà il nuovo ospedale. Come detto, non ci si limiterà a costruire un edificio ex novo. Ci sarà una sinergia totale con Università, Asl e Comune. «Questo è il futuro trentennale e forse anche cinquantennale della città. Cercheremo di fare sì che questa risposta sia urbanisticamente la migliore possibile», ha detto ancora Pintor. Questa sarà una grande impresa. Un punto di riferimento per tutta la Sardegna ed un polo di alto livello. Ci crediamo», ha concluso il rettore Massimo Carpinelli. (Fonte: www.sardegnadies.it)

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